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venerdì 7 agosto 2009

Il certificato energetico per comprare casa


Da Luglio c’è l’obbligo della certificazione energetica allegata al rogito di una compravendita abitativa, ma esiste la possibilità di procedere con l’autocertificazione.

La normativa entrata in vigore dal luglio 2009, sul Certificato Energetico degli edifici impone nuovi obblighi, per tutti coloro che sono coinvolti nelle compravendite immobiliari.

Ma che cos’è il Certificato Energetico? Chi è tenuto a farlo? A chi rivolgersi?

All’atto del rogito dal Notaio, insieme agli altri documenti, è necessario allegare anche l'attestato di certificazione energetica, che in alcuni casi può essere un autocertificato.

Il certificato energetico attesta la classe di rendimento energetico di ciascuna unità abitativa, si parte dalla A (la più alta) alla G (la più scarsa).

Le classi di rendimento energetico con il tempo andranno ad incidere sul valore dell’immobile. Un’abitazione costruita con accorgimenti di risparmio energetico potrebbero rivalutarsi, rispetto ad un’unità abitativa che possiede un minor risparmio energetico.

Il certificato energetico è a carico del venditore della casa e deve essere redatto da un tecnico qualificato, l’elenco dei certificatori abilitati è consultabile sul sito www.cened.it.

L’autodichiarazione
Per immobili di superficie utile inferiore o uguale a 1000 mq, il proprietario “consapevole della scadente qualità energetica dell’immobile”, anziché dotarlo del certificato dell’ACE, può ricorrere ad un’autodichiarazione in cui afferma che l'edificio è in classe G (la meno efficiente) e che i costi della gestione energetica sono molto alti. Bisognerà solo che il proprietario trasmetta la dichiarazione alla Regione o Provincia autonoma. Per non affrontare il costo del tecnico l’autocertificazione sarà la prassi più frequente.