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venerdì 25 marzo 2011

SI AL COMANDO ALLA NATO IN LIBIA

E' stato raggiunto giovedì l'accordo formale che affiderebbe la gestione del comando dell'operazione in Libia alla Nato, per imporre la no fly zone.
Il Segretario Generale Anders Fogh Rasmussen, ha precisato che le azioni militari resteranno due: quella della coalizione, che si concluderà quando la popolazione dei civili sarà al sicuro dalla minaccia di attacchi e quando gli obiettivi della risoluzione 1973 saranno raggiunti e quella condotta dalla Nato che vuole fare rispettare l'interdizione dei voli sul territorio libico.
I dirigenti europei inoltre hanno dichiarato, come riporta "Corriere.it", che «L'Unione europea è pronta ad impegnarsi ad adottare nuove sanzioni, tra cui misure per garantire che i redditi del petrolio e del gas non arrivino più al regime di Gheddafi».
Mentre il Presidente francese Nicolas Sarkozy afferma di aver salvato molte vite umane con il tempestivo intervento in Libia e dice «ho evitato migliaia e migliaia di morti...potrebbe scattare il cessate il fuoco se le forze di Muammar Gheddafi rientreranno definitivamente nelle loro caserme e fermeranno il massacro di civili libici.», scrive "Corriere.it".
Anche gli Emirati arabi sono pronti ad inviare 12 aerei che faranno parte della no fly zone, in quanto l'aeronautica ha messo a disposizione sei F-16 e sei Mirage per partecipare ai pattugliamenti.
A Misurata i ribelli continuano a controllare il porto, mentre ieri le forze della coalizione hanno abbattuto un aereo libico e distrutto a più riprese le postazioni del rais e il bunker a Tripoli.
Secondo il segretario Usa, Hillary Clinton le cose starebbero lentamente cambiando, in quanto le forze alleate al colonnello starebbero indietreggiando e, prosegue il Segretario di Stato americano «Le truppe di Gheddafi sono state respinte, ma rimangono una grave minaccia per la sicurezza della popolazione», riporta "Corriere.it".
La Farnesina ha commentato che, passando il comando dell'operazione alla Nato, ad ospitare il quartiere generale dell'operazione sarà la base di Napoli e scrive "La Stampa.it" «Era esattamente quello che l’Italia chiedeva e anche se si tratta di un’intesa politica preliminare il nostro giudizio è certamente positivo perchè si tratta di un comando unico che evita una moltiplicazione di comandi...ci sarà un comando operativo esclusivo della Nato affiancato da un gruppo internazionale di alto livello, cioè una cabina di regia che fisserà le grandi linee della strategia politica dell’operazione, ma ciò non intacca la catena di comando esclusiva della Nato».
Il passaggio di consegna da Usa alla Nato avverrà nel giro di uno o due giorni.
Intanto il morale del premier Silvio Berlusconi starebbe migliorando, infatti come riporta "Corriere.it", lo stesso sottolinea «Abbiamo ottenuto non solo il pieno coordinamento Nato di tutte le operazioni della missione, ma anche l'applicazione puntuale della risoluzione dell'Onu. La coalizione è impegnata a difendere la popolazione civile, l'Italia non è entrata in guerra e non vuole entrarci».


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- Quali potrebbe essere gli sviluppo dopo che il comando sarà passato alla Nato?

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